martedì 25 novembre 2008

Seminario per diventare BABBO NATALE DOC

Sabato 13 dicembre ore 15-18 e Martedì 16 dicembre ore 21-23
BABBO NATALE NON SI NASCE MA SI DIVENTA
La Scuola di Teatro I Pochi ha il piacere di organizzare un seminario per diventare “BABBO NATALE D.O.C”. Il seminario è costituito da due incontri (sabato 13 e martedì 16 dicembre)
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Sulla natura e l’impellenza del seminario proposto dai POCHI abbiamo intervistato niente popo di meno che BABBO NATALE in persona: “Interpretare e imitare uno come me non è facile, come può sembrare agli sprovveduti. Quando ogni volta che si consuma il rito della consegna dei regali natalizi, vedo improvvisarsi BABBO NATALE i papà, i nonni o i fratelli dei miei assistiti, - i bambini per intenderci – senza parlare delle mamme o delle sorelle, mi prende lo sconforto.
Io non sono così goffo e maldestro come mi fanno. E non parlo sempre con il solito vocione da orco delle fiabe”
E qui BABBO NATALE sembra scaldarsi. Ma dopo un po’ ritorna calmo e quasi si esprime da psicologo:
“Di certo siete a conoscenza che dentro di voi si nasconde un BABBO NATALE; ma vi siete mai chiesti che tipo di BABBO NATALE sia?
Vi assicuro che può essere molto divertente tentare di sapere com’è fatto il vostro BABBO NATALE, come parla, come si muove, cosa dice…
Perché di BABBO NATALE non c’è uno solo, ma i BABBO NATALE sono tanti, e ognuno può essere diverso o anche l’opposto dell’altro.
Se siete curiosi - che in certi casi non è una qualità da disprezzare - la lodevole iniziativa della Scuola dei Pochi fa per voi; potreste, con un po’ di coraggio e d’impegno, entrare in possesso di alcuni trucchi “del mestiere dell’attore”; e chissà magari arriverete a imitarmi come si conviene, diventando un BABBO NATALE D.O.C.
I vostri figli o nipoti rimarranno a bocca aperta, e gli altri vostri parenti moriranno d’invidia… ma voi non dovrete gongolarvi per questo. Non si fa! Almeno a Natale”-
BABBO NATALE prima di andarsene fa i complimenti al responsabile della Scuola di Teatro I Pochi per l’iniziativa promossa grazie anche al sostegno dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Alessandria.
Il seminario è aperto a tutti i genitori e parenti e non costa nulla. Per informazioni telefonare al numero 3291155457.

lunedì 27 ottobre 2008

CORSO DI TEATRO MOVIMENTO (il teatro dalla parte del corpo)


La Scuola di Teatro I POCHI organizza un corso trimestrale di Teatro Movimento docente Stefano Botto (nella foto).
Il corso è costituito da 12 lezioni (una la settimana) dalle ore 21 alle 23. (successivamente è possibile iscriversi a un secondo ciclo di lezioni che porterà all'allestimento di uno spettacolo)
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Attenzione: al corso possono prendere parte allievi ed ex allievi della scuola.
Numero dei partecipanti min 10 max 15.
Curriculum STEFANO BOTTO: CLICCA QUA
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Esterni Costo: € 160. Coloro che già frequentano i corsi di avviamento o di formazione: € 80.

Gli interessati devono telefonare al num. 329 11 55 457 o mandare un’email a ipochi@tele2.it.
Il primo incontro di idoneità si svolgerà mercoledì 5 novembre alle ore 21 c/o Scuola Elementare Morando in Via Benedetto Croce n° 9 ad Alessandria.
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mercoledì 22 ottobre 2008

INIZIO LEZIONI DEI CORSI DI RECITAZIONE:

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20 ottobre 2008
Lunedì 20 ottobre ore 21, prima lezione CORSO DI FORMAZIONE TEATRALE (le lezioni sono al lunedì e al giovedì h. 21-23,30)

Venerdì 24 ottobre ore 21, prima lezione CORSO DI AVVIAMENTO TEATRALE (la zione è sempre al venerdì h. 21-23,30)
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Martedì 28 ottobre ore 21, prima lezione CORSO DI RECIAZIONE TRIMESTRALE A NOVI LIGURE (h. 21-23)
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martedì 21 ottobre 2008

testi sull'alluvione del 1994

SPARNACCI) Sono passati dieci anni da quel tragico 6 novembre 1994, quando il Tanaro ad Alessandria tracimò disastrosamente, lasciando dietro di sé una lunga scia di vittime e danni. All’epoca Davide aveva 18 anni e ancor oggi ha una serie impressionante di precisi ricordi di quel giorno che gli ha segnato la vita come quelle di tutti gli alessandrini.

(MILANO) Quelli che seguono sono i ricordi e le sensazioni di quel giorno e dei giorni precedenti visti con gli occhi di un amante della meteorologia fin da bambino, che si è trovato, seppur non interessato in primissima persona, a vedere gli elementi della natura, che ha sempre amato, rivoltarsi contro, e generare un qualcosa che ad Alessandria nessuno aveva mai visto: l’alluvione del 6 novembre 1994.

(REGGIO) MARTEDÌ 1° NOVEMBRE: già da un paio di giorni, il meteo televisivo aveva messo in guardia sulla possibile realizzazione di una marcata fase di maltempo dovuta ad una profonda depressione sul vicino Atlantico e ad un anticiclone di blocco sull’Europa orientale, la classica situazione che avrebbe portato tanta pioggia al Nord-Ovest dopo le ripetute perturbazioni delle settimane precedenti.

(MUDA) Verso l’imbrunire, infatti, il cielo ha cominciato a coprirsi da Sud-Ovest con cirri e nubi alte stratificate, tipiche avanguardie del fronte caldo.

(GUAZZOTTI) MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE: Davide si sveglia con la classica giornata autunnale col cielo invisibile, con nebbia, foschia densa e con una sottilissima ma insistente pioviggine durata tutto il giorno in graduale intensificazione.

(ZUCCHETTO) Verso sera, in effetti non si capiva se questa precipitazione che comunque aveva accumulato nel corso della giornata diversi millimetri, fosse causata da una semplice condensazione della nebbia o fosse riconducibile al fronte in lento avvicinamento.

(CERIA) Allora Davide aspettò l’appuntamento con il meteo televisivo per vedere il satellite (allora Internet era quasi inarrivabile) e ricorda che rimase impressionato nel vedere il sistema frontale allungarsi per migliaia di chilometri dal Nord-Ovest italiano sino sulle coste atlantiche marocchine ed oltre.

(ODICINO) Per di più il suo movimento era da Sud-Ovest verso Nord-Est, e lì si rese conto che se avesse mantenuto quella direzione, sarebbero passati giorni prima che quel treno di nubi gli transitasse tutto sulla testa.

(DE LUCA) Nel contempo il meteo in Tv ribadiva il rischio di forti fenomeni per i giorni seguenti, in particolare su cuneese e basso Piemonte.

(MORETTI) GIOVEDÌ 3 NOVEMBRE: il tempo sembra peggiorare più decisamente: la pioggia, che già il giorno precedente aveva generosamente interessato l’Appennino ligure occidentale e le Alpi marittime, anche ad Alessandria, sin dal mattino, aveva sostituito la pioviggine del giorno prima.

(BELLOMO) Da una pioggia abbastanza debole in mattinata, ci fu una graduale intensificazione dal primo pomeriggio fino ad avere pioggia battente in serata.

(MICCOLI) VENERDÌ 4 NOVEMBRE: la giornata si apre come si era conclusa, con la pioggia intensa, battente che si era protratta per tutta la notte senza sosta.

(PUGLIESE) Arriva dalla televisione la notizia che dopo tre giorni di pioggia ininterrotta sui rilievi sud-occidentali del Piemonte, i fiumi della zona, in particolar modo il Tanaro, avevano iniziato a creare problemi nell’alta valle, si parlava di allagamenti nella zona fra Garessio e Ceva.

(MANCUSO) Ma le notizie erano molto frammentarie. Contemporaneamente giungevano notizie di allagamenti nell’alta Val Bormida e le previsioni davano un ulteriore peggioramento per il giorno seguente. Per tutta la giornata la pioggia ha contato a cadere battente, senza soste e senza attenuazioni neppure parziali.

(BARTOLO) In serata i telegiornali parlavano di gravi danni per la pioggia in alta Val Tanaro con un’onda di piena che stava scendendo lungo il corso del fiume e veniva riportata anche la notizia di allagamenti in Val Bormida, ma senza ulteriori notizie.

(MARGIOCCHI) Qualcuno aveva avuto modo di notare alcuni campi già completamente allagati ai lati della ferrovia che corre parallela al Tanaro ed a poche centinaia di metri da esso.

(TRABELLA) In quelle ore quella sorta di fascino che Davide provava da buon appassionato meteo, cominciava ad essere in lui sostituito da una certa inquietudine dettata dagli avvenimenti che stavano accadendo quella sera.

(NISTOR) Poi se ne andò a dormire sotto violenti rovesci e sporadici tuoni.

(MORETTI) SABATO 5 NOVEMBRE: appena alzato, dalla finestra il cielo appariva inaspettatamente luminoso, più aperto rispetto ai giorni precedenti e in qualche squarcio tra gli altostrati si intravede addirittura l’azzurro del cielo.

(SPARNACCI) Per qualche secondo il senso d’ansia che opprimeva Davide appena alzato, si era dissolta ma in quella visione attraverso la finestra, quella mattina c’era comunque qualcosa di “insolito” che i suoi occhi ancora assonnati non riuscivano a mettere a fuoco.

(MICCOLI) Passò qualche secondo prima che Davide si rese conto che i campi, cento metri davanti a casa sua, nella notte erano stati allagati dall’esondazione del Bormida, poco più distante.

(DE LUCA) La televisione diramava gli ultimi aggiornamenti meteo:

(GUAZZOTTI) “Su Piemonte, Liguria e Lombardia piogge forti ed estese, localmente a carattere eccezionale su cuneese e alessandrino”.

(TRABELLA) Queste parole, non proprio le stesse, avevano l’effetto d’inchiodare Davide alla sedia.

(BARTOLO) “Non è possibile, - si lamentò - mi è straripato il Bormida vicino a casa e qui mi parlano di piogge eccezionali!!”.

(PUGLIESE) Quella mattina, tuttavia, timidamente il cielo sembrava aprirsi; forse quella previsione era stata comunicata un po’ in ritardo; forse il peggioramento a cui si riferiva riguardava la notte appena trascorsa.
Dalla tarda mattinata ricominciò a piovere. Nel frattempo, grazie alla pausa delle precipitazioni del mattino, il livello del Bormida era sceso e l’acqua si era allontanata dai campi vicino a dove abitavo Davide.


(REGGIO) Ormai, però, tutti i telegiornali raccontavano delle devastazioni in alta Val Tanaro, si parlava di un numero imprecisato di vittime, mentre l’onda di piena procedeva verso valle, allagando la parte bassa della città di Alba, devastando, fra le altre, la famosa industria dolciaria “Ferrero”.

(MUDA) Ad Alessandria, il Tanaro, ormai faceva paura, superava i limiti di guardia ed allagava fuori città ampie zone di campagna.

(GUAZZOTTI) Il sabato pomeriggio trascorse sotto un cielo plumbeo, sotto una pioggia continua e fitta e diversi rovesci.

(MILANO) Nonostante tutte le notizie che giungevano in città, lo stato d’animo che dominava le persone erano però quello di una relativa tranquillità, il Tanaro in Alessandria scorre fra argini molto alti e in un letto parecchio ampio, anche se, per lunghi tratti, occupato da una folta vegetazione.

(ODICINO) Questa sensazione di sicurezza, era sicuramente amplificata dalla mancanza di una memoria storica di eventi di quella portata: insomma, di piene del Tanaro ne erano passate tante e non era mai successo niente di particolarmente grave.

(MORETTI) In questo contesto, si inserisce anche la grave mancanza da parte delle amministrazioni locali, che tanto peso avrebbe avuto il giorno successivo: quel sabato pomeriggio in municipio e prefettura arrivarono vari fax d’allerta prima, e d’allarme poi, su quel che stava per accadere.

(MARGIOCCHI) Purtroppo, essendo appunto un sabato pomeriggio, gli uffici erano chiusi e i fax vennero letti (incredibile a dirsi, ma purtroppo vero) soltanto il lunedì successivo.

(PUGLIESE) DOMENICA 6 NOVEMBRE: la mattina si apre sotto una pioggia ancora battente, il fronte freddo si stava approssimando alle Alpi occidentali, causando un’ultima accentuazione della pioggia.

(MANCUSO) Le precipitazioni del giorno precedente e della nottata, avevano causato la nuova esondazione del Bormida, senza però, che l’acqua arrivasse ad interessare zone abitate, se si eccettuano alcuni cascinali isolati.

(MORETTI) Ma dalla parte opposta era il Tanaro a fare paura: alle 6 del mattino il fiume aveva già allagato Asti, 30 chilometri a monte alluvionando oltre la stazione ferroviaria, Piazza Alfieri e Piazza del Palio, tutta la parte bassa della città, causando alcune vittime.

(GUAZZOTTI) Durante la notte, anche altri corsi d’acqua minori, erano rovinosamente esondati, tra cui il Belbo, che aveva travolto i centri di Canelli e Nizza Monferrato.

(MICCOLI) Soltanto quella mattina, forse, Alessandria cominciava a realizzare quel che stava per accadere.

(REGGIO) Davide ricorda il volto di suo padre quando, uscito da Messa, gli venne incontro visibilmente turbato, dicendogli preoccupato che mai in vita sua aveva visto, come pochi minuti prima, l’acqua del Tanaro lambire il punto più alto delle arcate del ponte Cittadella.

(TRABELLA) Guardando i volti delle persone che incrociavo, si leggeva il timore e l’angoscia che lentamente si impadronivano delle loro anime.

(BARTOLO) La statale davanti a casa di Davide, era ormai rimasta l’unica arteria di grande comunicazione, visto che i ponti e la viabilità al di là del Tanaro era impraticabile.

(ODICINO) Cominciò ad essere percorsa da un numero sempre maggiore di mezzi di soccorso a sirene spiegate.

(BELLOMO) Prima di mezzogiorno, l’acqua cominciò gradatamente ad interessare i quartieri rivieraschi, come la zona piscine e, soprattutto, il quartiere Orti, con 20-30 centimetri di acqua torbida e melma che aveva invaso vie, piazze e piani terra delle abitazioni.

(MUDA) Ora il cielo, oltre che dalla pioggia, veniva solcato sempre più frequentemente da elicotteri che portavano in salvo le molte persone che nelle campagne ad ovest di Alessandria erano state costrette a rifugiarsi sui tetti.

(CERIA) Purtroppo il peggio doveva ancora venire; il Tanaro stava per impazzire.

(MANCUSO) Le strette arcate del ponte ferrovia, immediatamente a monte della città, erano ormai completamente ostruite da detriti di ogni genere, trasportati dalla corrente molto violenta.

(MORETTI) L’acqua non riusciva più a defluire regolarmente a valle. A monte di esso e della ferrovia per Asti, si venne così a creare un vero e proprio lago ampio vari chilometri in costante crescita.

(MUDA) Intorno alle 15 la massicciata della ferrovia che, sino a quel momento aveva funzionato da argine, non resse più alla pressione crescente, e collassò contemporaneamente in vari punti in località Astuti, sommergendola.

(SPARNACCI) In seguito a questa falla, si creò una vera e propria onda dell’altezza di 3-4 metri, che dopo aver letteralmente travolto la frazione di San Michele, si abbatteva con tutta la sua forza sul quartiere Orti, il più basso di Alessandria, arrivando in alcuni punti ad interessare gli edifici fin quasi al secondo piano, e poi allargandosi sino a raggiungere l’intero centro storico di Alessandria.

(MILANO) Abitando all’estrema periferia orientale della città, dalla parte opposta del Tanaro, il quartiere di Davide fu uno dei pochi non allagati e, forse per questo, pur consci della gravità della situazione, coloro che vi abitavano non riuscivano a cogliere nella giusta dimensione quel che stava accadendo.

(BELLOMO) “Abitavo in una delle poche vie in cui c’era ancora la corrente elettrica, - ricorda Davide che appare ancora impressionato – anche se con molte interruzioni (il telefono mi pare fosse saltato ovunque), e questo ci permetteva di avere qualche frammentaria notizia da una radio locale che ancora riusciva a trasmettere. Quando tutt’ad un tratto anch’essa saltò, dopo uno scambio di sguardi fra il terrorizzato e l’incredulo, io e mio padre decidemmo di cercare di andare a renderci conto su quel che succedeva.”

(ZUCCHETTO) Dalla tangenziale, i cui campi adiacenti erano allagati dal Bormida, si vedeva il cielo sopra la città solcato da diversi elicotteri che facevano la spola con le zone allagate.

(NISTOR) In quelle ore la pioggia si stava finalmente attenuando, anche se ormai era tardi.

(GUAZZOTTI) Avvicinandoci alla frazione di Casalbagliano, ad un certo punto, davide e suo padre, si trovarono con la strada bloccata dalle acque del Tanaro arrivate sin lì, e pochi metri avanti un anziano signore si aggirava stranito con una barca attraverso le case.

(ZUCCHETTO) Ma la situazione peggiore era proprio in città.

(PUGLIESE) In prossimità della stazione, l’acqua saliva lentamente ma costantemente, mentre in diverse zone del centro storico e di Borgo Rovereto, il nucleo storico della città, l’acqua affluiva come da un torrente in piena, trascinando con se fiumi maleodoranti di gasolio fuoriuscito dalle cisterne piene in vista dell’inverno.

(SPARNACCI) Dalle altre zone alluvionate non si sapeva niente, arrivavano voci incontrollate del crollo di ponti e palazzi, fortunatamente poi smentite, ma alimentate dal fatto che, di tutta la zona rivierasca, non era possibile aver alcun tipo di notizia.

(MILANO) L’acqua era ormai arrivata a centinaia di metri dal letto naturale del Tanaro, in qualche punto si era spinta sin oltre il chilometro, e addirittura il quartiere Orti si era venuto a trovare al centro del fiume dove la corrente era più impetuosa, dove nemmeno i mezzi dei vigili del fuoco riuscivano ad arrivare.

(CERIA) Nel frattempo aveva smesso di piovere.

(MANCUSO) Davide continua col suo racconto: “Visto l’approssimarsi dell’oscurità, decidemmo di tornare a casa.

(BARTOLO) Ricordo le lacrime di mia sorella, fissata davanti alle immagini di una televisione locale che riusciva a trasmettere le immagini drammatiche registrate lungo tutto quel pomeriggio e riprese da un elicottero.

(PUGLIESE) Facevano vedere campagne allagate sino a perdita d’occhio, con centinaia di persone rifugiate sui tetti delle case di due piani allagate da metri d’acqua, molte carcasse di bestiame sorpreso dalla piena nelle stalle, galleggiavano fra le vie dei paesi. Ricordo i drammatici appelli del sindaco ai proprietari di gommoni di metterli a disposizione, ricordo le colonne di mezzi di soccorso che sfilavano davanti a casa mia, ricordo il nauseabondo odore di gasolio che impestava l’aria di tutta la città.
(BELLOMO) Alessandria, una città di 93.000 abitanti, era allagata per due terzi della sua estensione: furono allagati ed evacuati tre ospedali, allagato da due metri d’acqua lo storico stadio Moccagatta, allagato l’intero centro storico con l’antica chiesa di Santa Maria di Castello, irrimediabilmente lesionato il ponte Cittadella, il simbolo di Alessandria, una decina e più di istituti scolastici impraticabili per settimane, ma, soprattutto, quattordici persone travolte ed uccise dalla piena e migliaia di miei concittadini trovarsi da un momento all’altro senza casa, senza la propria attività, senza la propria auto.

(SPARNACCI) Persone queste contraddistintesi nelle settimane e i mesi successivi per l’orgoglio con cui reagirono al disastro e per la forza di aver ricostruito quel che gli elementi della natura aveva distrutto.”

Autore : Davide Dedomenici









ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 1994 IN PIEMONTE: "QUELLE CARCASSE DI BESTIAME CHE GALLEGGIAVANO"

Riviviamo nel ricordo commosso di Davide Dedomenici quei giorni tremendi in cui la natura si accanì contro il Piemonte.

Amarcord - 18 Settembre 2006, ore 08.30


lunedì 20 ottobre 2008

RINVIATO INIZIO CORSO DI RECITAZIONE TRIMESTRALE

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20 ottobre 2008
L'INIZIO DEL CORSO DI RECITAZIONE TRIMESTRALE
E' STATO RINVIATO AL MESE DI NOVEMBRE (data da definirsi)
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lunedì 16 giugno 2008

IL PERCHÉ DI UN BIGLIETTO D’INGRESSO

È la prima volta che, per assistere ai saggi della nostra scuola di teatro, siamo costretti a chiedere al pubblico un obolo a favore della nostra sopravvivenza, travestendolo da biglietto d’ingresso, anche se dal costo contenuto.
Questo perché, da tre anni ormai, dalle istituzioni non riceviamo neanche più “il becco di un quattrino”, come si dice in questi casi. Non abbiamo neanche più una sede stabile. Per ora siamo ospitati nella Scuola Elementare Morando grazie alla sensibilità della direttrice dottoressa Oldano, che sentitamente ringraziamo.
Per chi non lo sa I Pochi esistono, con alterne fortune, dal 1956 e rappresentano per la città di Alessandria e l’intera provincia, una pietra miliare della cultura teatrale.
La difficile situazione che stiamo vivendo ci obbliga, altresì, ad aumentare in modo consistente la quota d’iscrizione ai corsi, che per taluni casi (giovani, disoccupati e persone con basso reddito) diventa proibitiva.
Di certo, tra queste persone, “oggettivamente impossibilitate”, possono nascondersi elementi dotati di talento o aspiranti attori teatrali dalle grandi potenzialità. Inoltre le difficoltà economiche in cui si sta dibattendo la Scuola c’impediscono di diventare una struttura culturale totalmente al servizio della collettività, come vorremo e saremmo in grado di garantire. Viene a meno così una delle peculiarità che ha contraddistinto la nostra Scuola negli anni, la quale ha permesso a un numero cospicuo di residenti nella provincia di Alessandria di scoprire il teatro, di assaggiarlo, di viverlo dentro intensamente, da protagonista, diventando anche assiduo e affamato spettatore.
Qualcuno di questi ne ha fatto anche una professione, altri, di sicuro la maggior parte, sono diventanti appassionati e abili “dilettanti”.
I Pochi, grazie all’ingegno del compianto Ennio Dollfus, intorno ai primi anni ’60, sono stati una sorta di “Big Bang”, dalla quale sono nati e cresciuti tutti, o quasi tutti, coloro che in seguito, in provincia di Alessandria e non solo, sarebbero stati determinanti per la diffusione della pratica teatrale. Quest’ “effetto” di trasmissione della cultura teatrale è stato possibile grazie soprattutto alla “gratuità” del servizio. Alcuni bravi attori autoctoni della provincia di Alessandria che hanno “sfondato”, sono arrivati al teatro per puro caso e non per cosciente predisposizione. Probabilmente se avessero dovuto pagare una retta consistente avrebbero preferito dedicarsi ad altre attività ricreative più a buon mercato.
In conclusione scusateci di questo piccolo contributo che vi chiediamo e vi promettiamo che appena la situazione volgerà ad essere migliore, il biglietto d’ingresso ai saggi verrà eliminato.
Buon divertimento.
Francesco Parise (responsabile Scuola di Teatro i Pochi)


P.S.: si ringrazia il TEATRO REGIONALE ALESSANDRINO per la concessione della Sala Ferrero in occasione dei saggi della Scuola

lunedì 26 maggio 2008

SITUAZIONE AVVIAMENTO NUOVI SEMINARI

Attualmente la situazione riguardante l'avvio dei seminari è la seguente:

SEMINARIO DI TEATRO DANZA: Avviato (termina con il saggio il 27 giugno 2008 - Teatro Comuneale di Alessandria) - Altre info cliccando qua.
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SEMINARIO INTENSIVO CON DANIELA TUSA: 28, 29 giugno e 5 luglio (min 6 partecipanti – max 8 con 21 ore di studio). Costi: con 6 partecipanti 180 euro, con 7 partecipanti 170 euro, con 8 partecipanti 150 euro. - ULTIMI GIORNI PER ISCRIVERSI - termine ultimo: 22 giugno 2008 - (info: 329 11 55 457 - ipochi@tele2.it) - -Inviaci un SMS con scritto INFO CORSI: saremo noi a richiamarti - Altre info cliccando qua

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SEMINARIO DI AVVIAMENTO ALLA NARRAZIONE EPICA:
ANCORA APERTE LE ISCRIZIONI (termine ultimo 29 giugno).
Data di inizio prima fase: 30 giugno. Da un minimo di 5 ad un massimo di 8 partecipanti. Costo del seminario: da 5 a 6 partecipanti 100 euro - da 7 a 8 partecipanti 80 euro. Altre info cliccando qua

Leggi attentamente quanto segue > il seminario si svolgerà in primis ad Alessandria, ma anche a Novi e in qualche località caratteristica della provincia. Le lezioni potrebbero svolgersi anche all'aperto, tempo permettendo, affinché la voce si cimenti con l'acustica di ambienti non consueti. Si tratterà quindi di una sorta di tour didattico. Il seninario inizierà il 30 giugno, un paio di lezioni si svolgeranno nella prima settimana di luglio, poi riprenderà a settembre (probabilmente durerà più delle 16 ore previste) - nell'immagine il sommo Omero (info: 329 11 55 457 - ipochi@tele2.it) - -Inviaci un SMS con scritto INFO CORSI: saremo noi a richiamarti - Parla direttamente con l'insegnante: 3386539775

Attenzioni: gli interessati sono pregati di presentarsi c/o Scuola Elementare Morando di Via Benedetto Croce n° 9 ad Alessandria venerdì 20 Giugno alle ore 20,45

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SEMINARI IN STAND BY:

IL TANGO E LA VOCE CHE DANZA: il seminario è rimandato al mese di settembre (week-end 20-21 e 27-28) per l'indisponibilità dell'insegnante di tango Carla Pochettino che aspetta un bambino e non è in grado di svolgere le lezioni come vorrebbe. Altre info cliccando qua
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SEMINARIO INTRODUTTIVO E ORIENTATIVO ALLA RECITAZIONE TELEVISIVA E CINEMATOGRAFICA CON ALBERTO BASALUZZO: non è ancora possibile organizzarlo per numero insufficiente di interessati.
Altre info cliccando qua

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SEMINARIO RESIDENZIALE DI APPROFONDIMENTO PER CHI SVOLGE O E' INTENZIONATO A SVOLGERE ATTIVITA' TEATRALE: non è ancora possibile organizzarlo per numero insufficiente di interessati. Il seminario è condotto da Davide Sannia al seminario possono partecipare da un min. di 8 ad un max di 12 persone. I costi sono i seguenti: da 8 a 10 partecipanti € 90, da 11 a 12 € 80. Altre info cliccando qua

venerdì 16 maggio 2008

Giovedì 22 - Venerdì 23 - Sabato 24 Maggio, ore 21
SAGGIO dei Pochi Corso di Avviamento 2007-08
c/o Scuola Elementare Morando, Via Benedetto Croce n° 9, Alessandria
Con gli allievi MARIA PAOLA BIDONE, MARIA ROSA CAROSIO, NICOLETTA CAVANNA, GIANFRANCO CEREDA, TECLA FONTANA, ALESSANDRA NOVELLI, LUCIANO PARISI, NICOLINA PULEIO, MONICA ROBOTTI, SILVIA TABBONE, ORNELLA VECCHIO e la partecipazione di ROSSELLA DI DONNA e ASSUNTA FLORIS Accompagnamento musicale eseguito dal maestro ANDREA NEGRUZZO - Didattica e Regia di GIANLUCA GHNO Responsabile della Scuola di Teatro I Pochi e coordinamento: FRANCESCO PARISE
Info Pochi: 329 11 55 457 - ipochi@tele2.it - http://ipochi.blogspot.com/

giovedì 3 aprile 2008

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  • SEMINARIO DI TEATRO DANZA (quando il corpo prevale sulla parola): la Scuola di Teatro I POCHI organizza un seminario di Teatro Danza col ballerino Stefano Botto. Il seminario è costituito da 10 lezioni di 3 ore l’una ed è finalizzato ad un saggio che verrà rappresentato presso il Teatro Comunale di Alessandria nella stessa serata del saggio del Corso di Formazione della Scuola. >>> Leggi le altre notizie a riguardo

  • IL TANGO E LA VOCE CHE DANZA: seminario che propone alcune lezioni propedeutiche al tango argentino e di approfondimento all’espressione vocale.
    L’obiettivo sarà quello di recitare testi poetici o prosastici in affinità alla danza e al ritmo musicale (12 ore). >>> Leggi le altre notizie a riguardo

  • SEMINARIO DI AVVIAMENTO ALLA NARRAZIONE EPICA: imparare a raccontare una storia, ovunque, anche in una piazza, "portare la voce", imparare a "immaginare". Entrare a far parte di una compagnia di Narratori (16 ore) >>> Leggi le altre notizie a riguardo

  • SEMINARIO TEATRALE INTENSIVO CON DANIELA TUSA: per pochi attori (min 6 – max 8) "altamente motivati" smaniosi di accrescere la propria preparazione teatrale. 16 ore di studio distribuite in due week-end nei mesi di maggio e giugno. >>> Leggi le altre notizie a riguardo

  • SEMINARI RESIDENZIALI DI APPROFONDIMENTO PER CHI SVOLGE ATTIVITA' TEATRALE: Un rifugio in Val Borbera, sopra una collina immersa in una secolare foresta. Completamente a disposizione per un laboratorio teatrale intensivo con un gruppo di persone che arrivano non in veste di turisti ma per fare teatro. I seminari verranno organizzati prevalentemente nei week-end oppure in due giorni consecutivi (prefestivi e festivi), nel periodo maggio-giugno 2008. >>> Leggi le altre notizie a riguardo

A tutti coloro che si iscrivono ai corsi e ai seninari un buon acquisto di 5 euro presso la Libreria NUOVA TERRA di Alessandria (Via Dell'Erba n° 2)

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INFO E COSTI : 3291155457 - ipochi@tele2.it (inviaci un SMS con le parole INFO CORSO, saremo noi a richiamarti)

IL TANGO E LA VOCE CHE DANZA



Seminario di ricerca espressiva e potenzialità simbiotiche tra tango argentino e vocalità.

“Avvicinarsi alla musica rovente e alla carnalità del tango argentino può costituire un training di singolare efficacia che influisce e favorisce il fluido, non “subordinato”, manifestarsi delle emozioni. Se questo accade vuol dire che l’apparato di controllo cerebrale ha subito un’interruzione (una sorta di stand-by), liberando, così, la voce del cuore e quella della pelle, senza più mediazioni.
Allora è possibile che privati di patologiche zavorre, affiorino i sentimenti più accesi, la passione di un corpo che freme incauto, insomma: l’essenza dell’attore.”

In breve il seminario propone alcune lezioni propedeutiche al tango argentino e di approfondimento all’espressione vocale.
L’obiettivo sarà quello di recitare testi poetici o prosastici in affinità alla danza e al ritmo musicale.

Durata del seminario: 12 ore
I partecipanti dovranno aver maturato un minimo di esperienze teatrali
Insegnanti: Carla Pochettino (tango argentino) e Francesco Parise (vocalità)
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INFO E COSTI : 3291155457 - ipochi@tele2.it

SEMINARIO DI AVVIAMENTO ALLA NARRAZIONE EPICA


(nella foto Brecht cantastorie)
Introduzione: raccontare un storia oralmente è un’arte antica. Per esempio la più antica poesia epica greca era recitata, in età preistorica, dai «rapsòdi», sorta di cantastorie che eseguivano pubblicamente, nelle riunioni festive, composizioni proprie o altrui, e le tramandavano oralmente da una generazione all'altra.
L'oralità (http://www.comune.fe.it/vocidalsilenzio/attikossi.htm) della primitiva produzione epica greca - oralità che riguardava i tre livelli della composizione, della esecuzione e della trasmissione - trova paralleli in molte altre civiltà e culture, da quella egiziana a quella babilonese a quella indiana antica, fino alle tradizioni epiche occidentali di età medievale (anglosassone, germanica, scandinava, ecc.).
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Cosa si farà durante il seminario: prima di tutto gli allievi dovranno prendere coscienza delle proprie attitudini vocali; per questo alcuni esercizi saranno improntatati su divertenti giochi fonetici. Successivamente ci si soffermerà sulla differenza che esiste fra il parlare confidenzialmente, limitandosi a riferire a chi ascolta semplicemente una serie di fatti, ed il raccontare ad un pubblico una storia, un avvenimento del quale si è stati testimone, o che si conosce per averlo letto o sentito da altri, oppure proponendo anche il prodotto della propria fantasia.
Passo seguente è quello della percezione del concetto di “portare la voce” facendo arrivare chiaramente quel che si vuol dire a coloro che sceglieranno di disporsi per ascoltare, in relazione allo spazio in cui avviene il processo narrativo.
Particolare attenzione verrà destinata alla voce come componente base del raccontare.
Ci si soffermerà sul come rendere al meglio la comprensibilità delle parole enunciate (cenni e approfondimenti di dizione e ortoepia), e come utilizzare l’energia dei propri strumenti vocali nella narrazione.
Un altro momento fondamentale di approfondimento sarà quello legato allo sviluppo delle capacità d'immaginare, non altro che un atteggiamento mentale che deve far parte della formazione di un cantastorie, vale a dire imparare a vedere, a sentire, a creare.
Prima della conversione in oralità delle parole scritte, si insegnerà a procedere ad un’elaborazione personalizzata del testo, a seconda dello stile naturale, intrinseco del narratore.
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Nell’ultima fase del corso i partecipanti si cimenteranno in prove pratiche di narrazione, facendo ricorso ai testi di genere epico (Odissea, Iliade), oppure ai racconti d’origine classica (novellistica del ‘900).

Il Seminario ha anche come obiettivo la formazione di una compagnia di narratori che in estate si esibirà in luoghi di particolare attrattiva della Provincia di Alessandria e dal mese di ottobre all’interno di scuole (elementari, medie e superiori), spazi idonei, ecc.
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N° ore previste: 16
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Il seminario si svolgerà in primis ad Alessandria, ma anche a Novi e in qualche località caratteristica della provincia. Le lezioni potrebbero svolgersi anche all'aperto, tempo permettendo, affinché la voce si cimenti con l'acustica di ambienti non conseueti. Si tratterà quindi di una sorta di tour didattico. Il seninario inizierà il 30 giugno, un paio di lezioni si svolgeranno nella prima settimana di luglio, poi riprenderà a settembre (probabilmente durerà più delle 16 ore previste)
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Insegnante FRANCESCO PARISE
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Possono partecipare al seminario, a seguito di audizione, coloro che hanno già maturato esperienze teatrali, gli allievi che frequentano o hanno frequentato il biennio delle Scuola di Teatro I Pochi e, previa selezione, quelli che hanno frequentato gli altri corsi dei Pochi (trimestrale, dizione, ecc.)
INFO E COSTI : 3291155457 - ipochi@tele2.it

SEMINARIO TEATRALE INTENSIVO CON DANIELA TUSA

Docente: Daniela Tusa (nella foto) VEDI CURRICULUM

Pochi attori (min 6 – max 8) e 14 ore di studio distribuite in 1 week-end (28 e 29 giugno).

Il seminario è riservato a coloro che:
> hanno già maturato esperienze teatrali frequentando corsi di recitazione o stage di breve o medio periodo,
> recitano o hanno recitato in compagnie teatrali dilettantistiche,
> sono intenzionati a proporsi come attori professionisti e vogliono prepararsi ad affrontare i provini.

Gli interessati dovranno superare un prova d’ingresso.

Lo stage stavolta è rivolto a poche persone “altamente motivate”, smaniose di accrescere la propria preparazione teatrale, disposte a distruggersi, ricostruirsi e distruggersi ancora. A queste persone non si può fare a meno di richiedere un impegno e una determinazione molto maggiore rispetto ai corsi serali, una totale dedizione mentale e fisica.
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INFO CORSO: 329 11 55 457 - ipochi@tele2.it

SEMINARI RESIDENZIALI DI APPROFONDIMENTO PER CHI SVOLGE ATTIVITA' TEATRALE

"Un rifugio in Val Borbera, sopra una collina immersa in una secolare foresta. Completamente a disposizione per un laboratorio intensivo con un gruppo di persone che arrivano non in veste di turisti ma per fare teatro. Il tempo è poco. Due giorni. Ci vuole una buona idea. Che si integri perfettamente con il paesaggio e lo valorizzi al meglio. L'idea c'è. Vivere questa dimensione. Che meraviglia. E non in solitudine, no, in gruppo. Con l'entusiasmo e il piacere di chi affronta finalmente la messa in scena del proprio sè. Un festival di scene madri accuratamente preparate per dare loro la dignità di una vera e propria performance. Ognuno è libero di scegliere il proprio stile, è ovvio. Ma è un momento epico, grandioso, solenne. Lassù, tra le pietre levigate dal tempo, l'ombra degli alberi e i raggi del sole che filtrano, in mezzo al canto di migliaia di animali di ogni specie. Affrontare questa dimensione può essere un'esperienza di grande soddisfazione personale, oltre che un esercizio di superba acrobazia intellettuale e tecnica.
Alloggio: in 2 camerette da 3/4 posti all'interno del rifugio ma anche negli altri locali su comode brandine con materassi e cuscini. Per chi lo desiderasse è anche possibile montare tende all'esterno. Orario di lavoro: alla mattina dalle 9 alle 13, il pomeriggio dalle 15 alle 20. E' ipotizzabile una fase serale sotto le stelle. Si lavorerà tenendo conto tendenzialmente delle esigenze e delle risorse del gruppo. Materiali: un quaderno per chi ama scrivere quello che vive, un abbigliamento adeguato per fare attività fisica, gli oggetti che ritenete indispensabili per l'attività teatrale, poesie o altro materiale che desiderate utilizzare. Partecipanti ammessi al laboratorio: min. 8 - max. 12.
I seminari verranno organizzati prevalentemente nei week-end oppure in due giorni consecutivi (prefestivi e festivi), nel periodo maggio-giugno 2008.
Gli orari di partenza, la quota di partecipazione e gli altri dettagli tecnici verranno comunicati agli interessati.
Responsabile didattico: Davide Sannia (nella foto con Dario Fo)
Chi è Davide Sannia? CLICCA QUA
Info sulle caratteristiche dei seminari 3287410007

STAGE INTRODUTTIVO E ORIENTATIVO ALLA RECITAZIONE TELEVISIVA E CINEMATOGRAFICA


16 ore di studio nel mese di maggio. Min. 6 corsisti, max 8

I temi del seminario sono i seguenti: propedeutica della tecnica dell’attore tele-cinematografico (differenza con la recitazione teatrale), il casting, caratteristiche del set, l'attore in pubblicità.
Responsabile del corso l’attore Alberto Basaluzzo (nella foto).
CONOSCI ALBERTO BASALUZZO: CLICCA QUA

INFO E COSTI: 329 11 55 457 - ipochi@tele2.it


lunedì 11 febbraio 2008

LABORATORIO PERMANENTE “TRAINING FOR GODOT” diretto da Davide Sannia (14 e 21 marzo stage gratuito d'ingresso)

La Scuola di Teatro I Pochi organizza un Laboratorio Teatrale Permanente per attori intorno ad “Aspettando Godot” di Samuel Beckett (per saperne di più clicca qua) a cura di Davide Sannia (insegnante corso trimestrale Scuola di Teatro I Pochi). Il laboratorio si concluderà con una performance - spettacolo finale. (nella foto Samuel Beckett) 15 incontri serali 21 - 23,30 da Marzo



Aspettando Godot” “Waiting for Godot” "En attandant Godot”
Una sera Vladimir ed Estragon attendono Godot discutendo di vari argomenti. La loro attesa è interrotta da Pozzo che tiene legato ad una cinghia Lucky di cui vorrebbe sbarazzarsi vendendolo come schiavo, per questo lo utilizza per intrattenere i due estranei, cosa a lui possibile soltanto quando indossa il cappello.
Quindi Pozzo riparte imponendo a Lucky di tornare bestia da soma, dopo aver calpestato il cappello per impedirgli di pensare.
Rimasti soli, Vladimir e Estragon hanno finalmente notizie di Godot: un ragazzo annuncia che Godot verrà ad incontrarli l’indomani. A Vladimir e Estragon, compagni ormai da una vita, non rimane che pernottare lì ed attenderlo.
Ma il mattino seguente tornano Pozzo e Lucky…

“Training for Godot”

Accostare il genio di Beckett alla vita dei giorni nostri è come incastrare due tessere perfette di un puzzle. Si avverte subito quel “clack” della perfetta unione, quell’accostamento che diventa quasi sovrapposizione inscindibile dove è difficile risalire ai due elementi d’origine.
Il laboratorio proporrà una modalità di lavoro che permetterà agli attori di portare in scena tutto il vissuto di incomunicabilità, assurdità e solitudine che viene da un momento dove ci si chiede più che mai il perché della monotona ripetitività dell’esistenza, in una quotidianità frenetica e superficiale all’interno della quale sembra che anche il teatro sia costretto ad interrogarsi sull’attualità del suo linguaggio e sul senso delle sue proposte.
Il training è quel rifugio creativo dove ognuno può sentirsi protetto nell’immedesimarsi in qualcosa che sia molto più vicino a sé stesso più che ad un personaggio.
Ecco perché la scelto è quella di lavorare sulle emozioni, per provare a rompere la maschera e parlare di un tempo che è quello che stiamo vivendo e che, proprio per questo, è bene raccontare con la dovuta naturalezza.
La tecnica teatrale, la danza, la musica e le altre arti saranno comunque una base imprescindibile ed inossidabile che verrà rinforzata e sviluppata.
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INFO telefonando al 3291155457 - ipochi@tele2.it
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CRITERIO D'AMMISSIONE: possono accedere al laboratorio coloro che hanno frequentato o che stanno frequentando i corsi trimestrali della Scuola o che vantano brevi esperienze teatrali. L'ammissione avverrà previa selezione a cura dell'insegnante.
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Per partecipare allo stage occorre prenotare (3291155457 - ipochi@tele2.it)

martedì 29 gennaio 2008

CORSO DI DIZIONE E LETTURA INTERPRETATIVA
(prima lezione mercoledì 6 febbraio ore 19)
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Il corso prevede un incontro settimanale preserale di 90 minuti (dalle 19,00 alle 20,30) per 12 settimane (totale 12 incontri).
I partecipanti potranno apprendere e sperimentare di persona le prime elementari tecniche di lettura concernenti dizione con particolare attenzione alla pronuncia esatta delle parole (ortoepia), all'espressione vocale, al timbro e all'interpretazione.
Gli esercizi, proposti in maniera divertente, consisteranno nello studio e nella lettura di poesie, brani di prosa e teatrali.
Il corso può essere indicato a persone appassionate della lettura, studenti, insegnanti, professionisti della comunicazione, e a tutti coloro che amano leggere, parlare in pubblico giocare con la voce e la parola.
1^ lezione: Mercoledì 6 Febbraio 2008 alle 19 presso Scuola Elementare Morando in via Benedetto Croce ad Alessandria
INFO 329 11 55 457 - ipochi@tele2.it
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CORSO DI FORMAZIONE (seconda fase)


Il Corso di Formazione SECONDA FASE inizia a Febbraio per terminare a Giugno con un saggio pubblico che sarà rappresentato presso il Teatro Comunale di Alessandria.
Le lezioni sono normalmente UNA alla settimana (lunedì dalle 21 alle 23,30), ma in alcune occasioni possono diventare DUE (lunedì e giovedì).
Sono previsti periodi intensivi di 3, 4 o 5 giorni consecutivi in orario serale.
Per essere ammessi al Corso di Formazione occorre essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • età compresa tra i 16 e i 50 anni;

  • essere in possesso di esperienze teatrali acquisite all'interno di compagnie teatrali dilettantistiche oppure a seguito della frequentazione di uno o più corsi di recitazione con insegnanti qualificati;

  • disponibilità a provare nel mese di giugno

Gli interessati saranno selezionati a dopo aver frequentato un mini stage intensivo (orari e date da stabilirsi)
I posti a disposizione sono al massimo 5 con preferenza delle figure maschili.
Coloro che saranno ammessi verranno inseriti all'interno di un gruppo già esistente.

Il training teatrale prevede lezioni di movimento, espressione corporea e recitazione.
INFO telefonando al numero 329 11 55 457 oppure (anche meglio) ipochi@tele2.it
IMPARARE A RECITAR POESIE D'AMORE
San Valentino (14 febbraio) e la Festa delle Donna (8 marzo)
sono vicine e la promuove un' iniziativa che si prefigge d'insegnare i fondamenti della difficile arte del recitar poesie d'amore. Nell'epoca del boom tecnologico e della comunicazione telematica la nostra Scuola di Teatro va controcorrente riscoprendo e riproponendo, intesa come gusto per la parola parlata, in quanto raffinato strumento per esternare i sentimenti. La Scuola di Teatro I POCHI di fatto propone un gioco, il gioco del parlare ad alta voce, un gioco che non utilizza joystick o i-pod, ma "parole, soltanto parole", parole eccezionali, parole seducenti, le parole d'amore dei più grandi poeti.
“Quanti hanno dedicato, almeno una volta nella loro vita, una poesia d'amore. Basta navigare nel web tra i molteplici blog specializzati per accorgersi del variegato mondo composto da coloro che si dilettano a scrivere e indirizzare versi d'amore a quello e a quell'altra; e allora perché non recitarle? Non sarebbe ancora più emozionante? Non sarebbe meraviglioso declamarle con autentica e sincera partecipazione e proprio guardando negli occhi coloro che sono i destinatari dei fremiti del nostro innamoramento? Pensate a quale effetto, a quale suggestione, alla passione che può divampare. Ci vuole un po' di atmosfera: una fioca luce di candele variopinte, un suono cadenzato di cuori che battono "abbracciati"; Lui accoglie la mano di Lei tra le sue dita trepidanti e con lo sguardo si inabissa negli occhi dell'amata. Un groppo alla gola, la sua voce sembra nascondersi, ma poi LUI riafferra l'evaso coraggio e comincia..." (Francesco Parise):

Negli occhi porta la mia donna Amore,
per che si fa gentil ciò ch'ella mira;
ov'ella passa, ogn'om vèr lei si gira,
e cui saluta fa tremar lo core (Dante Alighieri)
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Il corso per recitar poesie d'amore prevede 5 ore di lezione in orario serale (2 o 3 incontri). Verranno affrontate alcune elementari tecniche riguardanti l'emissione vocale, la pronuncia delle parole e la dizione poetica. Chi è interessato può telefonare al più presto al numero dei pochi:........
329 11 55 457 (ipochi@tele2.it). Il costo è di 50 euro. Nella quota è compreso "un presente floreale" da regalare al proprio amato o alla propria amata, alla quale si dedicherà la performance poetica.
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Cercasi attori e attrici per allestimento spettacolo teatrale (by I POCHI Drama Scholl)

Cercasi attori  e attrici per allestimento spettacolo teatrale     Titolo provvisorio SOTTO LE MACERIE Testi ispirati ad alcune opere ...